David è un bambino di 6 anni, quasi 7, ha la faccia furbina ed è sempre in movimento.
È molto affettuoso e sorridente. David si arrabbia con forza, ultimamente succede spesso e quando avviene sembra che niente lo possa tranquillizzare. Durante questi momenti in cui tutto ciò che trova sulla sua strada rischia di essere inglobato dalla sua rabbia, le parole dell'adulto servono a poco. Non certo le maniere forti, non certo entrare in sfida con lui. Ma nemmeno un atteggiamento consolatorio sembra sia utile. A volte mette in scena comportamenti aggressivi e lo fa verso gli altri bambini, a volte usa le parole in modo pungente. Poi passa e torna a giocare serenamente con la grinta che lo caratterizza. David sta attraversando un momento di fatica mi racconta la mamma, quest'anno per lui è stato emotivamente significativo. A scuola le maestre le hanno già raccontato di alcune fatiche del figlio. La mamma aggiunge dettagli e nelle sue parole leggo la sua sofferenza e quella di David nei confronti di eventi dolorosi che probabilmente li stanno attraversando. Avremmo anche potuto dire che si sospetta che David abbia un DOP... forse un giorno qualcuno glielo diagnosticherà, al momento se la mamma mi avesse detto solo quello ci saremmo persi un pezzo di storia di questa famiglia. Ci saremmo persi la possibilità di lavorare con loro su più piani, forse a volte qualche parola in più non è sprecata, a volte il principio di economia non è l'unica scelta possibile.
Per inciso: potrebbe corrispondere benissimo...
La diagnosi di Disturbo Oppositivo Provocatorio (DOP) si applica a bambini che esibiscono livelli di rabbia persistente ed evolutivamente inappropriata, irritabilità, comportamenti provocatori ed oppositività, che causano menomazioni nell’adattamento e nella funzionalità sociale.
Tra i criteri: spesso va in collera; spesso litiga con gli adulti; spesso sfida attivamente o si rifiuta di rispettare le richieste o regole degli adulti; spesso irrita deliberatamente le persone; spesso accusa gli altri per i propri errori o il proprio cattivo comportamento; è spesso suscettibile o facilmente irritato dagli altri; è spesso arrabbiato e rancoroso; è spesso dispettoso e vendicativo.
Dott.ssa Chiara Gianati
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